La più alta distribuzione delle imprese artigiane dell’autoriparazione sul territorio italiano – partendo da un’incidenza media di 3,8 addetti ogni 10.000 abitanti – si registra, come illustrato dal grafico qui sotto, in Campania (media di 7,3 addetti), nel Lazio (5,1), in Calabria (4,9), in Sicilia (4,7) e in Puglia (4,2).

 

Addetti_Imprese_Artigiane_Autoriparazione

Uno degli aspetti del mercato dell’autoriparazione sui quali si è concentrato lo studio di Confartigianato Imprese è quello della concorrenza sleale del sommerso alle imprese regolari del comparto: il lavoro irregolare nei servizi arriva al 16,2% dell’occupazione complessiva.

L’esame del parco autovetture evidenzia che poco meno di un terzo dello stock (29,6%) è collocato nelle classi ambientali più inquinanti (fino ad Euro 2). Lo studio, infine, dedica una particolare attenzione al commercio estero di parti ed accessori per auto che registra esportazioni che valgono 12,2 miliardi di euro nel 2015 (0,7% PIL) e che nello stesso anno risultano in salita del 4,1%. Crescita esuberante per le importazioni: +27,3% per un giro d’affari di 7,6 miliardi di euro. Nel mondo globalizzato della ricambistica e accessoristica, un ruolo chiave è proprio quello delle imprese di autoriparazione che possono offrire servizi orientati a garantire la qualità e la sicurezza stradale.