Il Ministero dello Sviluppo Economico, dopo quella che si è rivelata un’efficace azione sindacale da parte di Confartigianato, ha accolto le indicazioni sul passaggio delle abilitazioni dalla Legge 46/90 al Decreto Ministeriale 37/08.
Il Ministero, con circolare del 19 marzo 2012, ha recepito gran parte delle istanze artigiane, specificando che il passaggio delle abilitazione va attuato d’ufficio dalle Camere di Commercio e senza altri accertamenti sui requisiti professionali.
Nell’eventualità in cui la Camera di Commercio, nell’esame del caso concreto, non ravvisi continuità fra la classificazione riconosciuta ai sensi della Legge n. 46/90 e quella prevista dal DM n. 37/08, potrà - nella propria “autonomia decisionale” - ritenere necessaria la presentazione di una SCIA.
La circolare ministeriale chiarisce, inoltre, che il presupposto per le conversioni automatiche delle abilitazioni è la sussistenza dello stato di iscrizione al Registro Imprese o all'albo provinciale delle imprese artigiane "con continuità dalla data del 27 marzo 2008, nonché, almeno dalla medesima data, della corrispondente abilitazione acquisita ai sensi della Legge n. 46 del 1990 e senza che nel frattempo siano venuti meno i relativi requisiti in capo all'imprenditore o al legale rappresentante".
Esprimiamo profonda soddisfazione per un risultato che abbiamo ottenuto grazie ad un confronto aperto e chiaro.

 

Vi sono ancora alcune questioni aperte sulle quali la Confederazione ha sollecitato l’avvio di un tavolo tecnico.

Una di queste è l’assenza di riferimenti al fatto che la procedura di presentazione della SCIA, nel caso in cui non venga ravvisata continuità, debba avvenire a costo zero per l’impresa, ossia senza pretendere diritti di segreteria o tasse di concessione, come abbiamo proposto nell’emendamento presentato.
Seguiremo l’evolversi della situazione.

 

Circolare Ministero Sviluppo Economico 19 marzo 2012