Per gli imprenditori non sembra esserci pace. Non bastassero le tasse, i balzelli e tutti gli adempimenti burocratici del nostro paese, spesso, a batter cassa agli artigiani, sono malintenzionati e truffatori.

Negli ultimi tempi, infatti, continua ad aumentare il numero di segnalazioni da parte delle associazioni territoriali di tentativi di truffa, con l’invio di bollettini fraudolenti per presunti pagamenti dovuti agli obblighi di legge. Da Ravenna alla Brianza, da Modena a Grosseto, da Padova a La Spezia, passando per Perugia e Teramo, è tutto un susseguirsi di denunce e segnalazioni per l’ennesimo tentativo di truffa agli imprenditori italiani. Diversi i territori e diverse le richieste avanzate alle imprese. Si parte dal bollettino per il pagamento del Registro Italiano Operatori Haccp inviato alle imprese dell’alimentazione, che sarebbe un’adesione volontaria ma che dal testo del bollettino sembra essere un obbligo di legge, alla richiesta di versamento dei presunti diritti camerali delle Camere di Commercio, che, come è noto a ogni imprenditore, si pagano con l’F24 o per via telematica. Bollettini che hanno ricevuto numerose imprese italiane e che in realtà sono pubblicità di proposte commerciali che ovviamente non hanno nulla a che fare con le Camere di Commercio.
In caso di dubbi, tutti gli uffici territoriali di Confartigianato sono a disposizione di imprenditori e cittadini per riconoscere bollettini truffa come quelli denunciati in questi giorni. Come recitava un vecchio spot televisivo, in casi come questi, una telefonata a Confartigianato non allungherà la vita, ma di certo aiuta a risparmiare soldi e a difendersi da truffe e raggiri.